L’Aglaia, noto anche come il “pianta profumata cinese”, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Meliaceae. Originaria delle regioni asiatiche come Cina, Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam, l’Aglaia è un arbusto o albero che, in natura, può raggiungere altezze impressionanti tra i 20 e i 30 metri, mentre in casa si limita a dimensioni più contenute, arrivando fino a 1,5-2 metri.
Questa pianta è apprezzata non solo per il suo aspetto, ma soprattutto per il suo profumo affascinante, descritto come un dolce limone. Alcuni coltivatori si riferiscono all’Aglaia come a un “artefatto orientale” dato il suo aroma delicato, che si avverte maggiormente a una certa distanza dalla pianta e durante le ore mattutine, a seconda del livello di umidità e temperatura della stanza.
Crescere l’Aglaia in casa non è solo possibile, ma anche relativamente semplice grazie alla sua natura adattabile e non esigente. La pianta preferisce temperature comprese tra 18 e 25°C, ma può sopportare brevi cali di temperatura fino a -10°C. Durante i mesi freddi, può essere utile spostarla in condizioni più fresche, intorno ai 10-15°C, riducendo drasticamente l’irrigazione per favorire un periodo di riposo.
L’Aglaia si adatta a diverse condizioni di umidità, anche se un livello più alto è preferibile per un’ottima salute della pianta. È utile posizionare il vaso su un piatto con argilla espansa umida, specialmente durante l’inverno quando il riscaldamento è attivo. Un consiglio importante è evitare di spruzzare acqua dura sulle foglie, poiché potrebbero comparire macchie difficili da rimuovere.
La luce è essenziale per l’Aglaia. Predilige la luce diffusa ma brillante, potendosi adattare sia alle finestre esposte a est e ovest, sia a una posizione vicino a una finestra a sud. Una buona illuminazione stimola una fioritura abbondante e intensifica il profumo dei fiori.
Per quanto riguarda il terreno, è necessario un substrato fertile e ben drenato, una miscela che può contenere torba, sabbia e terreno da giardino, con l’aggiunta di aghi di pino semidecomposti. Il pH ottimale dovrebbe essere compreso tra 5 e 6. L’irrigazione deve essere effettuata con attenzione: il terreno deve essere umido ma non impregnato d’acqua, evitando che si secchi completamente.
L’Aglaia richiede concimazioni regolari durante il periodo di crescita, circa ogni due settimane, utilizzando fertilizzanti specifici per piante da fiore per stimolare una fioritura vivace. Per quanto riguarda la propagazione, mentre la riproduzione tramite talee è considerata difficile, è possibile effettuare tentativi in primavera con talee semi-mature, trattandole con ormoni radicanti; la radicazione in acqua può richiedere circa due settimane.
I fiori dell’Aglaia, piccoli e di colore giallo, prendono la forma di minuscole sfere e possono apparire irregolarmente. In ambienti domestici, la pianta può essere apprezzata anche come un elemento decorativo quando la fioritura è scarsa.
Riguardo al trapianto, l’Aglaia dovrebbe essere trasferita in un vaso più grande man mano che la radice esercita pressione sulle pareti del contenitore originale. Le giovani piante dovrebbero essere trapiantate annualmente, preferibilmente utilizzando vasi di terracotta, mentre le potature primaverili consentono di rimuovere rami morti o danneggiati e incoraggiare una crescita più folta attraverso lievi spuntature.
Uno dei vantaggi dell’Aglaia è la sua resistenza ai parassiti. Molti floricoltori hanno notato che, anche quando coltivata vicino a piante infestate da acari o cocciniglia, l’Aglaia raramente viene colpita. Tuttavia, in condizioni avverse, può diventare vulnerabile a cocciniglie farinose, acari o afidi.
L’Aglaia è atossica, il che la rende un’ottima scelta per chi desidera abbellire la propria casa con piante decorative e profumate senza il rischio di intossicazioni accidentali.